14 artisti per Beirut e Venezia
Venezia e Beirut si presentano insieme. Inizia Venezia, Beirut completa. Due culture differenti, l’Occidente e l’Oriente, si incontrano e trovano spazio nello stesso foglio di carta. Quattordici artisti, 7 italiani, 7 libanesi, partecipano al progetto “Disegni a 1000 mani”. Il loro è un dialogo a distanza che attraversa il Mar Mediterraneo e dà vita a un ponte culturale dove l’arte si risolve in accoglienza, meraviglia, stupore, futuro.

“In questi disegni ci sono due storie, due anime. L’idea è meravigliosa. Anch’io partecipo”. E’ l’adesione dello scultore Valerio Bacciolo di Cavallino Treporti, classe 1955, al progetto “Disegni a 1000 mani, Beirut – Venezia”.
La sua arte è accoglienza, è ospitalità. La sua creazione è una “Mater Dogale”, una “dogaressa”, una donna generosa, elegante, libera che sul capo indossa un corno dogale oro zecchino. E’ l’idea della Grande Madre che raccoglie e protegge tra le sue braccia l’umanità. Incarna l’amore.

La sua energia positiva incanta, stupisce, coinvolge chi le si avvicina. Così si racconta l’artista: “Ero un commerciante travolto dalla crisi. Ho raccolto i miei cocci i uomo e mi sono lasciato guidare dalla pittura, poi dalla scultura. Un grande grazie lo devo a mia moglie e a tutte quelle persone che mi ha dato fiducia”. Di recente la sua opera è stata installata al Terminal di Punta Sabbioni, porta aperta, ponte di collegamento con la laguna, il mare e altre terre.

4 pensieri riguardo “Valerio Bacciolo, l’artista dell’accoglienza con “Mater Dogale””