La simpatica e colorata opera è stata realizzata dall’artista libanese Maya K. Farés che ha completato quella del fumettista veneziano Valerio Held.

La composizione artistica sembra dipinta dalla stessa mano. C’è aria di gran festa a Beirut e a Venezia dove i “bambini del mondo” si sono dati appuntamento. Sono tanti, tantissimi, belli, bellissimi. Sorridono, spalancano le braccia, si abbracciano. Un bimbo è arrivato a nuoto, sul volto indossa una maschera subacquea rossa, in una mano tiene stretta la bandierina libanese (adottata nel 1943). E’ formata da due bande rosse laterali (rappresentano il sangue versato per la liberazione) e una banda centrale bianca (simboleggia la pace e la neve che copre le montagne del Libano). Nel mezzo si trova l’albero del cedro verde (cedrus libani). Significa l’immortalità e la fermezza.
Nuota veloce il bambino di Beirut perché non vuole perdersi nemmeno un istante dello straordinario incontro. I suoi amici che sono già arrivati sprizzano di gioia. C’è chi è salpato da Beirut su un’antica nave fenicia dotata di una vela gonfia del vento della solidarietà e dell’amicizia. E chi invece è balzato a bordo di tipiche imbarcazioni veneziane, la gondola azzurra e la patanea verde. Non si conoscono, provengono da luoghi differenti, parlano lingue diverse, eppure si incontrano, si riconoscono, si capiscono. Il loro linguaggio si chiama INNOCENZA e AMORE. Sullo sfondo sono visibili due simboli, uno cristiano e l’altro musulmano, il campanile e il minareto. La loro presenza è un monito per il mondo. Con i bambini gioiscono anche i pesci, le conchiglie, i gabbiani. Il bene attraverso i piccoli ha trovato la sua via insostituibile per manifestarsi.

Nel retro del dipinto l’artista libanese Maya K. Farés ha scritto in due lingue, inglese e arabo, questo significativo commento: “La Pace e la non-violenza dovrebbero diventare parte della nostra esistenza quotidiana. Questo è l’unico modo per garantire una pace giusta e sostenibile nel mondo”.
Il dipinto verrà donato a una scuola che ha partecipato al progetto educativo internazionale “Disegni a 1000 mani”, ideato da Nadia De Lazzari dell’associazione di volontariato Venezia: Pesce di Pace.
Beirut Venezia per lo Sviluppo Sostenibile Agenda 2030
Il progetto “Disegni a 1000 mani, Beirut-Venezia” è orientato dall’Agenda 2030, obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile n. 1 Sconfiggere la Povertà, n. 4 Istruzione di Qualità, n. 10 Ridurre le Disuguaglianze, n. 11 Città e Comunità Sostenibili, n. 16 Pace, Giustizia e Istituzioni Solide.
