14 artisti per Beirut e Venezia

Venezia e Beirut si presentano insieme. Inizia Venezia, Beirut completa. Due culture differenti, l’Occidente e l’Oriente, si incontrano e trovano spazio nello stesso foglio di carta. Quattordici artisti, 7 italiani, 7 libanesi, partecipano al progetto “Disegni a 1000 mani”. Il loro è un dialogo a distanza che attraversa il Mar Mediterraneo e dà vita a un ponte culturale dove l’arte si risolve in accoglienza, meraviglia, stupore, futuro.
“Il mio nome è Leila Kanso. Il progetto Disegni a 1000 mani, Beirut – Venezia, dell’associazione Venezia: Pesce di Pace è molto interessante e ne trovo beneficio”. L’artista, nata nella Terra dei Cedri, si definisce simpaticamente “artista madre”. 36 anni vissuti all’estero tra Canada e Venezuela. Ora risiede in Libano.

Una carriera artistica trentennale piena di successi. Alle spalle ha una grande eredità: decine e decine di collettive locali e internazionali, mostre personali, simposi, festival d’arte. Ha preso parte a una giuria per la Commissione “Art for Peace”, è stata curatrice per l’International School of Choueifat Alumni Association “Art For A Good Cause” e Art Therapy. Ha realizzato pitture murali in aree periferiche in collaborazione con scuole pubbliche libanesi. E’ designer di gioielli.
Persona poliedrica con studi importanti: ha studiato Scienze politiche e Amministrazione pubblica presso l’Università americana libanese e Design Art presso @Algonquin College. Attualmente, a Beirut, è membro dell’Associazione libanese di artisti e scultori.

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