
Il carcere e la scuola, il racconto e il disegno, il riscatto e la speranza. Due mondi si incrociano e promuovono una società pacifica e inclusiva per uno sviluppo sostenibile.
Il Progetto sostenuto da un Vescovo, un Imam, un Rabbino, prende vita in carcere, occasione preziosa per cambiare strada. Si inserisce nel principio di rieducazione della pena (art. 27 della Costituzione e Stati Generali dell’Esecuzione penale) con l’obiettivo di sviluppare integrazione e capacità di resilienza per il detenuto Aziz.
Progetto in collaborazione con:
Accademia di Belle Arti di Venezia, Casa Circondariale di Trento, Patriarca di Venezia, Presidente Comunità Religiosa Islamica Italiana, Rabbino Capo Comunità Ebraica di Venezia, Arcivescovo dell’Aricdiocesi di Trento, Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, gruppo insegnanti e studenti di Tunisi.