Il 7 febbraio 2018 a Roma, nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, si è tenuta la cerimonia di encomio per il progetto internazionale “501 disegni a sei mani, dalla Giustizia alla Pace, due città, due capitali, Venezia e Trento, Roma e Tunisi”, patrocinato dal Ministero della Giustizia e promosso dall’Associazione Venezia Pesce di Pace.
Nadia De Lazzari, ideatrice del progetto e responsabile dell’Associazione, era presente con la Presidente del Consiglio Comunale di Venezia Ermelinda Damiano, rav Valter Di Castro, rav Shalom Hazan, rav Yosef Y. Labi, imam Adam Abd al – Samad Cocilovo, membro del Consiglio delle Guide Religiose Coreis, padre comboniano Stefano Zuin, già cappellano del Carcere di Trento, Giuseppe Lazzarotto, delegato apostolico per Gerusalemme e Palestina, Daniela Candida, collaboratore vicario Istituto Comprensivo Francesco Morosini, Anna Rosa Stalio, coordinatrice didattica, Gianpaolo Bevitori docente, Istituto Comprensivo Morpurgo Tedeschi delle Scuole Ebraiche di Trieste. Ha introdotto i lavori istituzionali il senatore Giuseppe Francesco Maria Marinello.
Dopo Venezia e Trento (all’interno del carcere), il progetto “501 disegni a sei mani” che ha coinvolto 1.500 bambini tunisini, marocchini e texani, che hanno raccontato l’amicizia e scritto messaggi di pace nella propria lingua con l’aiuto anche di alcuni detenuti, passa dunque per la capitale e successivamente sbarcherà a Tunisi, in un messaggio di speranza e solidarietà, all’insegna della diversità che è ricchezza e non minaccia.
I protagonisti sono stati i bambini di scuole pubbliche, paritarie, ebraiche, musulmane che hanno dato vita a schizzi di colori e di riflessioni.